Lamiera HN®

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Foto Marina LuzzoliVerso la fine degli anni Novanta cominciai a cercare il mio strumento musicale ideale. No, non ideale: l'idealizzazione allontana dalla sfida delle cose vive. Cercavo lo strumento eletto, sbocciato in grembo al Sistema HN®, pronto ad attraversarlo come una lama e farsene attraversare.

Avevo nel frattempo realizzato quattro cicli di composizioni HN. Gli strumenti musicali erano stati generosi, permettendomi di realizzare quell'unione fusionale tra corpo vivo e abisso vibratorio che costituisce la mia sete perenne. La voce, in particolare, aveva assunto il ruolo di prediletta, e non me ne stupivo: la voce non è un oggetto, è un atto psicofisico, è HN di per sé, non può manifestarsi senza carica interiore, fosse anche il gelo di una voce stronza. Avevo scritto anche per pianoforte, archi, fiati, grancassa, timpani, gong, chitarra, fisarmonica, danzatore e perfino una composizione mentale, e ogni strumento mi aveva dato quello che, in quel momento, cercavo. Ma le esigenze cambiano, e dovevo irradiare l'HN in altri modi.

Ognuno degli strumenti che avevo usato fino ad allora, dà origine, tendenzialmente, a suoni che "vengono da lì", suoni la cui collocazione spaziale è sempre individuabile, in maniera più o meno immediata. Sognavo altro: uno strumento che fosse in grado di imporsi per scomparsa, mettendo in risonanza direttamente lo spazio e il tempo, spiccando il qui e ora come se quest'ultimo, d'un tratto, sorprendesse se stesso a esistere; uno strumento capace di farsi interamente atto vibratorio, disincarnandosi a un cenno del performer o esplodendo come iper-presenza acustica.

Inoltre cercavo un mezzo che permettesse all'interprete di suonare sé stesso, come se l'intero suo corpo fosse voce. Volevo coinvolgere tutta l'anatomia dell'esecutore, non solo le sue parti distinte: non volevo il corpo intero, volevo la sua interezza. Aspiravo a uno strumento che conducesse il performer a fondere in un insieme organico le correnti interne della complessità biomeccanica dell'azione fisica; uno strumento che diventasse l'amplificatore della carica energetica dell'atto corporeo.

Cominciai a sperimentare coi cartelloni elettorali, in strada. Di notte li abbracciavo e mi contorcevo con loro. Aspettavo che non passassero macchine: non sarebbe stata la prima volta che la polizia mi fermava per le mie danze notturne, del tutto normali per me quando vengo preso da un'intuizione compositiva che chiede, con perentorietà da neonato affamato, di essere completata subito.

Avevo già lavorato con le cosiddette "lastre del tuono", e sapevo cosa potessi chiedere loro. Sapevo però anche i limiti di questi oggetti: le dimensioni, i materiali, gli spessori, le modalità di sospensione... C'era sempre qualcosa che ostacolava la comunione col corpo e, a livello acustico, c'era sempre qualcosa che non permetteva di raggiungere gli opposti estremi dell'etereo e del materico. Finalmente nel 1998 misi a punto la lamiera elettiva, la Lamiera HN, pronta ad affrontare un salto evolutivo: uno strumento solista, in grado di saziare, se non addirittura superare, le esigenze del linguaggio musicale HN.

Studiai ogni dettaglio costruttivo per facilitarne la manipolazione – anzi, la "corpipolazione"! – e per ottimizzarne le prestazioni acustiche. Scelsi, innanzitutto, di sospendere la lamiera tramite un'unica fune fissata a un solo foro: soluzione strutturale semplice ma decisiva, che facilita notevolmente la diffusione delle onde vibratorie attraverso il foglio d'acciaio e, soprattutto, rende possibile la piena interazione tridimensionale – non solo frontale – con lo strumento le cui dimensioni, inoltre, sono calcolate secondo formule matematiche applicate alle proporzioni anatomiche irripetibili di ciascun interprete.

Come nel caso del Sistema HN, il nome dello strumento è comparso molto tempo dopo la sua ideazione. Per oltre quindici anni la Lamiera HN mi ha dettato composizioni, performance, installazioni e riflessioni, finché il nome non si è imposto da sé. Figlia del mio sistema, è a sua volta progenitrice della famiglia delle Percussioni HN®:  l'incCubo®, il Grande incCubo®, le HN Superballs® e altri strumenti nati per soddisfare l'amore tra carne, pensiero, suono e materia.

© 2014 Dario Buccino

Photo © Marina Luzzoli